carlo cremasco
composizioni musicali per pianoforte
mi presento
Sono un libero professionista in ambito informatico e ho sempre coltivato l'interesse per il pianoforte e la composizione musicale fin da quando ero ragazzo. Ho studiato pianoforte presso libere scuole di musica e mi sono dedicato allo studio della composizione musicale come autodidatta e incontrando amici compositori professionisti. Nelle mie composizioni utilizzo strutture e armonie ereditate dal repertorio classico rielaborate con criteri personali.
marzo/aprile 2011
composizione delle "5 espansioni musicali per pianoforte"
Questi brani nascono dalla ripetizione ciclica di brevi sequenze musicali che vengono "espanse", attraverso l'aggiunta di nuove note, fino a far emergere il senso del brano.

ascolto e download dei brani

principio compositivo delle "espansioni"
Parto da due gruppi di note (detti X e Y)
1 - eseguo X Y
2 - poi eseguo X seguito da una variante di X o di Y (detta V) e poi eseguo Y
3 - poi eseguo X V V' (un'altra variante di X o di Y) e poi ancora Y
4 - poi eseguo X V V' V'' Y
5 - poi eseguo X V V' V'' V''' Y
6 - poi eseguo X V V' V'' V''' V'''' Y
7 - poi eseguo X V V' V'' V''' V'''' V'''' Y
...
n - poi eseguo X V V' V'' V''' V'''' V'''' ....... Y
In tutte queste ripetizioni X e Y rimangono sempre uguali mentre continuano a variare le varie versioni di V (V a parità di apice non è uguale ma comunque cambia; ossia per esempio due sequenze V V' V'' non suonano comunque allo stesso modo).
Nel momento in cui mi accingo a comporre tutte le varie permutazioni delle versioni di V cerco di cogliere dei passaggi che mi diano un particolare significato musicale (detto S).
Per esempio se nella sequenza V V' V'' del passaggio 4 ho percepito un certo significato musicale S, nelle varianti successive cercherò di tenere memoria di S riproponendolo in altre forme variate (S' S'' ...) in modo da creare all'interno delle varianti un filo comune che le unisca e che dia significato al tutto.
Il brano termina con la ripetizione di X Y e poi del significato S predominate.
Nella stesura finale del brano aggiungo artifici musicali vari (bassi, claster di accordi, ripetizioni,...) in modo che l'ascoltatore si renda conto delle varianti e del potenziale contributo che le varianti possono dare ai possibili S.

espansione 1 - "scale"
In questo brano la "sequenza elementare" utilizzata è costituita dalla successione ascendente delle note DO-RE-MI-FA che viene ripetuta ed "espansa" 17 volte.
Nel secondo ciclo di ripetizione la sequenza acquisisce la sua forma di espansione più semplice: SOL-FA-MI-RE ossia la stessa forma iniziale disposta in modo discendente e traslata verso l'alto di una nota in modo da conservare il senso di continuità.
Questi due elementi diventano "cornice" per tutte le altre sequenze che verranno introdotte successivamente,  pertanto, dal 3° al 17° ciclo, la sequenza  DO-RE-MI-FA rappresenta l'inizio del ciclo e  SOL-FA-MI-RE rappresenta la fine del ciclo.
Nel 3°ciclo viene introdotta la sequenza che dà il senso all'intero brano: le note SOL-FA-SOL-MI.
Queste note rappresentano la "scelta" attuata per sviluppare il brano.
Su questa "scelta" verranno costruite diverse varianti sia ascendenti che discendenti con lo scopo di esprimere al massimo le potenzialità della "scelta" stessa.
Il brano termina dopo aver espresso tutte le possibilità senza incorrere in ripetizioni.

espansione 2 -  "arpeggi"
Il secondo brano utilizza come sequenza elementare le note DO-MI-SOL che viene ripetuta ed espansa 10 volte.
L'elemento viene utilizzato in 6 varianti sfasando la nota iniziale e invertendo la direzione di presentazione. A queste 6 varianti vengono abbinate le relative versioni spostate verso il basso dal DO al SI ottenendo così un sistema di 12 elementi sonori.
Tutte le 12 varianti vengono combinate tra di loro in diversi modi accompagnando tutto ciò con una scala progressiva discendente a partire dal DO (DO-SI-LA-SOL-FA-MI-RE-DO-...) con lo scopo di aumentare la probabilità che si verifichi una combinazione di note che permetta di attuare una "scelta" compositiva che sviluppi poi il senso del brano.
La "scelta" avviene al 9° ciclo quando appare la combinazione LA-RE# che sottende una tensione musicale verso la sonorità più mesta del MI minore (MI-SOL-SI) che viene rappresentata in modo parziale (manca il MI) dalle successive note SOL-SI.
Questo momento diventa decisivo per il resto del brano tanto che la successiva ripetizione dei 10 cicli tiene memoria che c'è una tensione implicita verso questa nuova sonorità.
I 10 cicli vengono ripetuti poi una terza volta con esplicito riferimento alla nuova sonorità di MI  minore che viene sottolineata il più possibile sostituendo la precedente regolare scala discendente di DO con una multiforme scala discendente di MI minore.
Dato che le note a disposizione dei 12 elementi iniziali non permettono una piena corrispondenza con la struttura del MI minore è introdotto l'artificio di ritardare nel tempo le note che vengono traslate in altezza per necessità. Ciò permette di rendere riconoscibili le note che sono state modificate rispetto alla struttura complessiva di base e crea delle varianti ritmiche nuove rispetto alla "monoritmia" degli elementi strutturali iniziali restituendo nuove occasioni di sviluppo per la parte rimanente del brano.
Il brano si conclude con l'esposizione dell'elemento chiave LA-RE# seguito dalla "citazione" del MI minore SOL-SI.

espansione 3 - "carillon a vento"
Questa espansione utilizza come sequenza elementare il concetto di "treno di impulsi casuali" che ricorda il tintinnio dei carillon a vento cinesi, piacevoli da sentire perché sembra sempre che stiano per dirci qualcosa (musicalmente parlando).
In questo brano l'espansione avviene all'interno di una sequenza che non muta mai nel numero di note (sono sempre 16) ma si sviluppa utilizzando all'inizio solo il DO e poi progressivamente altre note fino a raggiungere quella combinazione di note che riesce a suscitare un appagamento musicale, assente invece nella casualità dei carillon a vento.
Il brano utilizza 10 cicli di espansione che vengono ripetuti 3 volte con l'aggiunta di intermezzi utili a collegare le parti.

espansione 4 - "stati d'animo"
La sequenza elementare utilizzata in questo brano è un "tremolo" che viene attuato tra un accordo FA-LA-DO e lo stesso accordo traslato di poco:  FA#-LA#-DO#.
In questo caso viene operata immediatamente la scelta di dare a questo tremolo un movimento graduale e regolare verso l'alto.
L'elemento, così come è utilizzato, contiene in sé una tendenza verso una sonorità drammatica che viene portata all'eccesso in un crescendo sempre più carico di tensione.
Quando è stata raggiunta la massima intensità di tale "stato di tensione" viene ripetuta la medesima operazione (movimento ascendente) altre 5 volte, modificando alcune note e il grado di intensità, in modo da rappresentare progressivamente un carattere opposto a quello drammatico iniziale, suscitando il senso di equilibrio ed entusiasmo.

espansione 5 - "accomiato"

L'ultimo brano ha lo scopo di ricreare un'atmosfera di accomiato e di distensione.
L'elemento base utilizzato è una sequenza di note alternate discendenti che viene ripetuta ed espansa per 10 cicli utilizzando il maggior numero possibile di varianti senza dare rilievo a nessuna in particolare, in modo da conservare uno stato di quiete e di equilibrio.
I 10 cicli vengono ripetuti 3 volte; la seconda ripetizione utilizza l'artificio di trascrivere le stesse note in una sonorità più "cupa e triste"; la terza ripetizione utilizza la stessa sonorità "solare" iniziale ma viene traslata verso l'alto con l'intento di dare la sensazione che la musica stia scomparendo verso un modo etereo di ricordi e di sogni.
Il tutto viene accompagnato da un impulso sonoro che assomiglia al battito del cuore che, immutabile se non nell'intensità, accompagna i momenti belli e quelli brutti delle nostre vite,  rappresentati metaforicamente dal dispiegarsi delle note dell'espansione stessa

esecuzione in pubblico

I brani sono stati eseguiti in pubblico nei giorni 9, 10, 17, 24 aprile 2011 nella chiesetta di San Marco di Marostica (VI) alle ore 17:00 in occasione della mostra "La poesia dell'immaginario" dove erano esposti lavori di Stefania Basso e Manuela Simoncelli.

ascolto e download dei brani

E' possibile ascoltare e scaricare i cinque brani da Jamendo.com (clicca sull'icona sottostante):
Jamendo : Free music

Licenza Creative Commons
I brani sono distribuiti con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia.

I brani sono stati eseguiti su pianoforte digitale Yamaha Clavinova CLP280.
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info@carlocremasco.com


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